per la mia mamma
Eri là,
con le mani in preghiera e gli occhi chiusi,
un sorriso sulle labbra,
l’ultimo rimasto nell’ultimo battito di vita,
er là,
inerme e fragile,
così lontana e fredda,
così sola…
Mamma,
ti ho accarezzato il viso e tu…
non ti sei mossa,
non mi hai sorriso
ed era la prima volta.
Che vuoto dentro,
che disarmante impotenza,
che grande dolore mamma,
eri qui a un passo da me
e non mi potevi ascoltare,
e non saprò mai cosa volesse dire
quell’abbraccio così forte a me sola,
e non saprò mai cosa volevi dirmi
quando ti sono mancate la voce e le parole.
Mamma,
Quante cose vorrei dirti,
quante cose non ti ho detto,
pensando di avere tempo,
e non è vero che non c’è rimpianto,
c’è sempre qualcosa che è rimasta da fare,
c’è sempre una pena sottile,
che ti trafigge il cuore e ti fa male.
Mamma,
se potessi riavvolgere il nastro e risvegliarti
ti ascolterei
per tutte quelle volte che non ho avuto tempo di ascoltarti,
ci sarei
per tutte quelle volte che mi hai cercato
e io non c’ero,
ti abbraccerei mamma,
per rivedere il tuo sorriso che non c’è più
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