Siamo realisti, chiediamo l’impossibile.

Cari tutti, prendendo spunto da un vecchio slogan sessantottino, che sento molto mio (pur non avendo nessuna nostalgia del ’68, se non altro per motivi anagrafici), vorrei esprimere con un po’ più di dettaglio la mia opinione sul comportamento al tavolo e fuori.

Secondo me, ogni giocatore ha una diversa motivazione, diversa da tutti gli altri, una specie di "firma" che ci distingue nel gruppo. Ci sono quelli che giocano per esercizio intellettuale, per mettersi alla prova e migliorarsi continuamente, quelli che vogliono mettersi in mostra e far vedere quanto sono bravi, altri che vogliono semplicemente passare un po’ di tempo in compagnia di amici e piacevoli conoscenti. Ognuno di noi possiede un mix di questi motivi, in percentuali diverse, ma credo che queste siano presenti in tutti. Poi ce ne saranno sicuramente altre, che al momento non mi vengono in mente.

Ora, è importante non perdere di vista il fatto che chi sta lì con noi potrebbe non avere la nostra motivazione, e anzi è molto difficile che l’abbia esattamente identica. Credo che sarebbe bello cercare di rendere piacevole anche all’altro il tempo trascorso insieme. Mi rendo perfettamente conto di chiedere molto, ma ho grossa fiducia in questo gruppo, sia come intelligenza che come sensibilità umana.

In particolare, credo che sia indispensabile evitare toni ironici nel commentare gli errori altrui. Il "mezzo" informatico e la scarsa conoscenza della persona che sta dietro lo schermo, non agevola la comprensione delle battutine. Lasciamole perdere e riserviamole solo a quelli di cui siamo certi che non si offenderanno. Spesso poi l’ironia diventa sarcasmo, e non ci sono molte persone disposte a sopportarlo in un conoscente occasionale, spesso nemmeno troppo più bravo di noi.

A volte, poi, il sarcasmo è assolutamente fuori luogo, e quello che a noi sembra un marchiano errore è invece dovuto al caso, o a una defaillance che non possiamo comprendere, e tanto meno criticare, o addirittura non è nemmeno un errore.

Quindi non perdiamo di vista l’uomo che sta dietro al Pc, la sua sensibilità e la sua perfettibilità. È molto facile dire una parola di troppo in un ambiente in cui tutte le emozioni sono schermate, in cui la comprensione dello stato d’animo dell’interlocutore non è immediata, e a volte non arriva mai; molto più difficile recuperare la fiducia di qualcuno che, seppure involontariamente, abbiamo ferito, con un comportamento superficiale.

Prego tutti di non sottovalutare questo aspetto, e di non dimenticare che dietro lo schermo c’è una persona, che non ci può nemmeno dire se si sente in vena di ridere e scherzare, o se magari si è connesso per dimenticare una brutta giornata, e vuole solo stare in compagnia, e non essere aggredito dal primo che passa per una carta giocata male, o per un contratto non chiamato

Se interveniamo adesso, ognuno su se stesso e sui propri comportamenti, possiamo veramente fare di questo gruppo un bel posto per passare un po’ di tempo, per imparare qualcosa dagli altri, per divertirci veramente insieme, e anche un po’ per far vedere quanto siamo "fighi". E’ solo per questo, perché credo in questa idea del piacere di stare insieme, che mi sono permessa di scrivere questa nota

ros

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Risposte a questa discussione

Messaggio personale per akira 79
Adesso giustamente il giro si allarga.... meglio che prenoti un pulmino con visita alla città e caffè a piacimento
Le spese naturalmente a carico dell associazione speciale di bridge, tutti invitati, prenotatevi, rivolgetevi a Rosalba, sarà lei che organizza , non vorrei scavalcarla e toglierli questo compito cosiarduo.
Aspettiamo adesioni e raggiunto il numero .....si può fare..... ciao
Caro Zara,
dove sei stato fino ad ora?
Mi sei mancato; mi sono mancati i tuoi dotti commenti e le tue considerazioni che condivido pienamente.
Però credo che nel nostro gruppo continui a sussistere un equivoco.
Per noi il Bridge è uno SPORT o un GIOCO?
Io lo considero uno sport (tra l'altro non avrebbero senso i tornei e i campionati) e come tale, partecipando, sento il dovere di dare il massimo per ottenere il miglior risultato possibile.
Ciò comporta talvolta delle tensioni al tavolo che , però, bisogna contenere nella massima lealtà sportiva e rispetto verso il partner e gli opponenti.
Per quanti invece è un gioco da fare per passare il tempo? La maggioranza di noi, una minoranza, per quasi tutti......
Non è la prima volta che pongo tale domanda rimasta sempre, se non inevasa, non chiarita in via definitiva.
Cara Capa, non credi che sia il momento di farlo?
Credo che facendolo l'approccio di tutti noi nei confronti dei problemi sollevati sarebbe almeno uniforme.
Mimmo
condivido pienamente e ogni gg ricordiamo di aggiungere nel nostro cuore, ma sopratutto nella nostra mente ,un pizzico di

magia e di amore per noi stessi, e----------- per gli altri bylu
BRAVAAAAAAAAAAAAAAA Rosy !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Come sai sono una delle fortunate a cui .non mi è mai capitato ( fino ad ora) di trovare p o opps che abbiano commentato in modo poco garbato le mie giocate o che abbiano avuto al tavolo atteggiamenti poco garbati..... Talvolta ho avuto l'impressione che qualcuno volesse dimostrare la propria bravura ricorrendo a sistemi poco limpidi....ma questo è stato per me motivo di sorriso per la loro eventuale " debolezza".....Si...sono una "cambona" a bridge ma non sono certo una persona frustrata come pare debba essere chi vuole dimostrare agli altri le proprie capacita'.......... Quanto è bello quando sono gli altri a riconoscere le tue qualita'!
un bacione e..... ad majora !
caro Mimmo.. se si legge attentamente ciò che ha scritto Ros (mi permetti vero?)

io credo che abbia voluto mandare un messaggio a tutti (Ros correggimi se sbaglio) per meditare su quanti hanno sofferenze e si collegano magari solo per distrarsi.. e quindi il bridge diventa "svago" cerebrale.. che non è nè sport nè gioco.. ma un "dimenticare"... anche per poco.. e ce ne sono Mimmo sai?
è successo anche a me (a parte che cmq sono scarsa lolll ma talvolta no lol) ..mi collegavo per giocare al torneo del caffè solo per dimenticare dov'era il mio babbo..
forse "aiutare" chi sbaglia senza ironicamente criticare una licita sbagliata o un'uscita poco felice sarebbe la cosa migliore.. ed insegnerebbe "tanto"!!
ti abbraccio Bi ♥
Carissime Rosalba e Bi,
ho riletto attentamente le argomentazioni di Rosalba.
Deduco che: il BRIDGE considerato da tutti uno sport, viene percepito da ciascuno di noi in maniera diversa. Ma sempre praticato per vincere.
Mi auguro con mezzi leciti.
Altri non lo considerano tale e lo praticano per altri motivi direi più........................umani!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Quindi nel nostro gruppo non esiste (e come potrebbe) una completa unità d'intenti.
Ne consegue che, d'ora in poi, sono ABOLITE LE DISCUSSIONI INUTILI.
Mimmo
Carissima Rosalba,
come avrai notato non sono molto ''attiva'' e spesso mi limito a leggere quelòo che tu scrivi.Non mando nessun commento per non ''intasare'' la posta con banalità.
Certamente sarà banale, ma stavolta sento forte il desiderio di esprimere tutto il mio apprezzamento per quanto hai scritto. Penso esattamente le stesse cose, che spero saranno condivise dalla maggior parte degli amici.
GRAZIE PER AVERLO RICORDATO A TUTTI NOI................che ''forse'' diventeremo più tolleranti e rispettosi.
Abbraccio Elle.
Io sono una di quelle persone che quando gioca a bridge non esiste più niente intorno a me, dolore ansie, preoccupazioni per circa 2 ore vengono momentaneamente accantonati è una boccata di ossigeno per il mio cuore quando è addolorato, il bridge mi ha salvata tante volte, la mia concentrazione in quel momento è talmente dedicata alle carte che tutto il resto passa in seconda linea. Ho smesso di giocare nei club per motivi personali, ma adoravo fare i campionati, con i sipari è un po' come online si vede poco, io e solo l'avversario di dx.
Il bridge è un mix di matematica, statistica e un pizzico di fantasia se manca anche solo una di queste cose diventa il classico bridge da salotto. Ho insegnato il bridge a molti fra questi c'erano matematici , fisici, ingegneri, ,ma molti di loro non hanno mai raggiunto grossi traguardi e sapete perchè?????????????? ..................................................... MANCAVANO DI FANTASIA!!!!!!!!!!
un bacione a tutti
Cara Rosalba,
tu sei una bella persona
e questo gruppo che hai creato tu è già più di un bel posto
ed io ho molto piacere di stare insieme a te
e a tanti amicionline che conosco , per ora , solo per nick
ma "anche" a tanti amicilive con i quali condivido già
tanti bei ricordi di simpaticissimi Incontri
con bridge risate gite cene sbicchierate e balli !!
Prosegui la tua strada .. nostra è la tua meta !!
Caro Mimmo ,
continuo a non capire che cosa c'entra la mia nota che parla di comportamenti con la distinzione tra gioco e sport...davvero non riesco a capire, quindi non capisco nè la tua risposta ,nè quella di akira.
cosi come non capisco il perchè questa, sia per te una discussione inutile.
In primo luogo la mia non era assolutamente una discussione , ma - lo ripeto - una nota inoltre meno male che in questo gruppo c'è anche chi gioca solo per distrarsi e non solo per vincere.
Io ho pieno rispetto per chi gioca solo per vincere( senza arroganza) , sia per chi gioca solo per passare del tempo .....
Evviva la libertà!
Cara Ros la mia risposta era solo per far capire che io gioco per vincere, il mio bridge è un bridge competitivo, ma non per questo disdegno la risata e il piacere di stare insieme ad altri ( il bridge è nato per essere un gioco aggregante). Lungo questo campionato ho riso e scherzato con alcuni e non mi sembra di essermi mai comportata con arroganza anche se c'è stato un episodio sul quale mi sono contenuta fin troppo visto le parole che sono uscite.
Concordo su quello che dici, tu hai creato questo gruppo con lo scopo di aggregare persone che altrimenti non si sarebbero mai conosciute, ma purtroppo come tutti gli sport anche il bridge è competizione e a tutti piace vincere, inutili le frasi di coloro che affermano che giocano solo per giocare ( non ci credo) anche loro sperano in una vittoria, l'importante è vincere con onestà e con le proprie forze chi non lo fa ....................peggio per loro che soddisfazione c'è a raggiungere ad una vittoria non meritata? E' finita la competizione e la soddisfazione di aver raggiunto un obbiettivo importante ( la Vittoria).
Sei una bella persona (almeno on line) , hai sempre una parola buona per tutti e sei fin troppo disponibile, continua il tuo cammino anche se troverai ostacoli perchè la società ha bisogno di persone che sanno dare e non solo chiedere
un bacio
Michela
Carissima akira,
l'intervento tuo e di Mimmo poteva essere certamente giustissimo in un altro contesto.
Come hai potuto vedere io NON ho assolutamnente parlato di bridge ma di comportamenti con le persone, cosa a cui tengo di più
Poi se vogliamo intavolare una discussione sul gioco del bridge se sia uno sport o no e un'altra cosa da quello che io ho scritto.
Io sono una di quelle che se vinco mi sta bene , ma se non vinco rimango esattamente dello stesso umore e questo l'ho trasferito sempre alla mia squadra.
Ovviamente sarei una buggiarda ipocrita se poi ti dicessi che quando sono arrivata prima non sono stata felicissima!
Ti abbraccio
ros

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