composizione letteraria

[Rosalba]

Carissimi,
visto il successo dello scorso anno , ho ripristinato la competizione letteraria come avete potuto vedere indicato tra gli "eventi"

Questa gara letteraria durera fino al 30 aprile quindi avrete tutto il tempo disponibile .....

Chi desidera partecipare inserirà la sua compisizione cliccando su "aggiungi commento "nella pagina preposta su eventi. che trovate in alto a sinistra nella HOME

Sarà mia cura poi inserire tutti gli elaborati nella pagina denominata "note" in basso a sinistra della home(prima pagina)cosi poi si potranno leggere di seguito senza ricercarli

A tutti i partecipanti accrediterò 1$ quale premio di partecipazione.

Gli scritti saranno valutati dal nostro amico scrittore Roadmap alias Vincenzo Ciampi , che ringrazio anticipatamente.

questi i premi
al 1° 5 $
al 2° 3$
al 3° 2$

Buon lavoro a tutti

rosalba

[akira79]

Io l'anno scorso non ero tra i presenti, come socio del club, vorrei alcune delucidazioni,: questa gara è un tema, una poesia? L'argomento è libero? Farina del tuo sacco? Scusa le molteplici domande, ma non vorrei scrivere qualcosa non attinente a quello che vorresti.
Ciao bacio

[Rosalba]

CIAO akira, argomento libero , poesie o raccontini ...ma deve essere farina del tuo sacco !

[A Si No > Gianni]

Chiedo scusa se son duro di comprendonio: non ho capito come si caricano gli eventuali scritti.
Ciao.

[Rosalba]

caro Gianni ,
li carichi qui in questa pagina , poi io li trasferisco nella pagina "note"
ciao, un abbraccio

[A Si No > Gianni]

In quell’anno il Giro d’Italia si correva intorno alla fontana.

L’anno precedente l’avevamo corso alla spiaggia, tutta un’altra tecnica.
La pista si forma trascinando per i piedi il bambino più piccolo che lascia, con le terga, un percorso formato nella rena curve sopraelevate comprese. Io non ero contento come gli altri perché le chiappe usate erano le mie.
Per gareggiare si usavano biglie di vetro, da quelle che mostravano strani fiori colorati a quelle, per me le più affascinanti, che includevano piccole bolle in cui vedevo galassie intrappolate. Le più rare e ricercate erano quelle che si ottenevano rompendo una bottiglia di gazzosa. Erano rugose ed opache, ma con la tecnica giusta erano le più controllabili.

La fontana è situata in una piazzetta in discesa ed è contornata da due scalini, il primo verso monte è al pari della strada, da lì si può far partire, tracciato col gesso, un percorso lungo e tortuoso per rendere la tappa complicata al punto giusto.
Qui non si usano le biglie ma i piattini: le capsule delle bottiglie che stanno velocemente sostituendo le sfere come chiusura ermetica.
La tecnica per costruire il piattino perfetto è lunga, critica e delicata.
L’apertura della bottiglia deve avvenire con attenzione affinché la capsula si deformi il minimo possibile; si stacca, con precisione chirurgica, il fondo di sughero che serve come guarnizione; ci si mette alla ricerca di una finestra sostituita da poco per asportare, con una velocissima ditata, lo stucco ancora malleabile che viene calibrato ed usato come zavorra; si ritaglia la figurina con l’effigie del corridore preferito.
Il mio era Fiorenzo Magni. Sentivo in quel nome qualcosa di profetico dopo tanta fame patita.
Si è quasi alla conclusione. Non resta che prendere un pezzo di cellophane e passare all’assemblaggio: prima lo stucco poi, in sequenza, il sughero e la figurina, quindi si avvolge tutto nella carta trasparente e si rialloggia all’interno della capsula. Se l’operazione è stata eseguita con la giusta perizia, hai tra le mani un proiettile veloce e duttile su cui è facile dosare la forza per ottenere tragitti corti e precisi o lunghi e veloci.

Che il giro d’Italia abbia inizio!
Sabbia o asfalto, la corsa va avanti.
Erano i tempi in cui si stava sempre in strada, si giocavano le tappe più dure. Le urla di gioia, i mugugni di delusione, dentro un silenzio turbato dal traffico impalpabile di poche macchine.
Competizione arcigna ed ingenua, lontano dai pericoli ancora sconosciuti, tante ginocchia sbucciate, marchio che bruciava, segno distintivo di chi era vivo e partecipe del gruppo.

[Rosalba]

Bravo Gianni, il tuo racconto è già fra le "note"