Gli amici di Rosalba che giocano "anche" a Bridge
mi è giunta questa sera ...........................
Paolo
Da: mabu55@virgilio.it (mabu55@virgilio.it)
Inviato: lunedì 4 maggio 2009 22.53.00
A: rosalbacarb@hotmail.com
Il 5 aprile 2009
alle 3.32 un terremoto ha sconvolto l’esistenza di molte persone qui in
Abruzzo.
Fra le numerose storie di vita spezzate c’è anche quella della mia amica Antonella, di suo marito Francesco, della loro figliola Francesca e del loro figlio Paolo di 19 anni, unico superstite di questa inaccettabile tragedia.
Questa famiglia viveva in un piccolo borgo antico a ridosso de L’Aquila, Villa Sant’Angelo, in una casa antica dalle mura solide, recentemente ristrutturata con cura ed amore
Il fato ha voluto che durante il terremoto gli franasse addosso una palazzina confinante , lasciando senza via di scampo alcuna Antonella, Francesco e Francesca, . Paolo si è salvato perché la sua camera da letto rimaneva nella zona più esterna al crollo, una trave del solaio, franatogli in camera, lo ha protetto e alla fine delle scosse gli ha fatto da leva per poter fuggire da dove una volta era il tetto.
Antonella l’ho conosciuta durante un torneo di bridge quasi dieci anni fa, era il suo esordio in questo affascinante gioco. Diventò una vera appassionata di bridge e come tale era riuscita in breve tempo ad imparare bene questo gioco tanto da portare la sua squadra in serie B nel Campionato Societario l’anno scorso, a salvare dalla retrocessione la squadra di Teramo dove giocava quest’anno, e aveva tanti, tanti, progetti in cantiere per il futuro che non avrà.
In mancanza del Bridge non disdegnava affatto il Burraco, che come il bridge giocava con passione, tanto da cimentarsi nei campionati dove si era piazzata in
serie B.
Ma ambedue i giochi erano lo spunto, per Antonella, per fare nuove amicizie ,per coinvolgere nuove persone in un momento di spensieratezza, allegria e solidarietà.
Antonella è stata capace di svegliarsi per un mese di seguito alle 5 del mattino per dipingere, prima di andare al lavoro, le pareti del nuovo circolo de L’Aquila,
per montare i tavoli da gioco, per attrezzarne la cucina, tanto era alto il suo ideale di comunità.
Non ci sono parole adatte per scrivere quanto ci mancherà a tutti noi giocatori Abruzzesi.
Ricordandola posso dire che sarebbe stata la miglior rappresentante dell’Abruzzo , forte d’animo e gentile nei modi, altruista fino all’inverosimile, sempre pronta a tendere la mano per qualsiasi necessità , dalla battuta pronta
e dal sorriso dolce .
Alta, dal portamento fiero , una vera bella donna nell’aspetto e nell’animo. Il suo carattere si può sintetizzare in questa breve frase : si può fare.
Paolo ora è rimasto solo, senza famiglia, senza casa e senza tutte quelle piccole e grandi cose, in apparenza inutili, ma cariche di ricordi che ognuno di noi ha. Tutto è andato distrutto quella maledetta notte. Non ha nulla, se non il ricordo di una splendida famiglia.
E per questo motivo, in attesa che possa ricevere i soldi del TFR dei genitori e gli aiuti promessi dallo Stato, in modo che riesca a terminare gli studi, che si sta
promuovendo un sostegno per lui; segno tangibile che solo non è rimasto.
Ringrazio tutti infinitamente per la solidarietà che avete dimostrato e che vorrete dimostrare, in attesa che possa farlo lui stesso, magari di persona, non appena si sarà placato il dolore dell’assenza dei suoi cari.
La ringrazio Sig.ra Rosalba ancora di tutto cuore per quello che sta facendo e sono certa che il buon Dio la ripagherà di tanto amore.
Maria Bruna
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