Gli amici di Rosalba che giocano "anche" a Bridge
Carissimi…
Molti di voi, hanno aderito, componendo squadre e proponendosi quali partecipanti, alla recente “SFIDA AL CASTELLO” che non è altro che una simpatica competizione, aperta a tutti, tra
amici di vecchia data o di nuova iscrizione al “gruppo”.
Desidero proprio prendere spunto da questo… per fare alcune considerazioni di carattere generale:
Anche in occasione di questa “sfida”..(perché di questo si tratta..”tutti contro tutti” in amicizia), si sono verificate le solite contestazioni:
“E’ giusto lasciare aperto il duplicato (o qualsiasi altro torneo), agli angolisti?.. Saranno in buona fede le licitazioni ed i piani di gioco delle varie coppie?... O saranno, al contrario, “pilotati” da suggerimenti vari venuti dagli “astanti”o, ancor peggio, da contatti “illeciti” attraverso le varie forme di comunicazione via etere ed altro?”
Questo è l’atroce sospetto che sembra purtroppo assillare molti di noi.
Qualcuno mi ha proposto di impedire l’accesso a qualsivoglia spettatore…qualcun altro di prevedere pene pecuniarie (da destinare, poi in beneficenza), nei confronti di coloro che, sia nel caso di manifesta disonestà o, anche, di eccessiva ed infondata “suspicione”, vengano poi riconosciuti, in qualche modo “colpevoli”.
Nel mio “io”, non posso concepire che ciò possa accadere…perché è al di fuori di tutte le mie interpretazioni dello “sport” (come tale), della “sana competizione”, dell’educazione personale e dell’onestà intrinseca che dovrebbe contraddistinguere ognuno di noi… Ma non per questo mi sento di escluderlo.
Ed è per questo che, dopo aver meditato molto, mi sento, in qualche modo dispiaciuta , ma, ciononostante, non mi sembra giusto debba essere io a prendere provvedimenti restrittivi verso la generalità delle persone, solo in ragione di “sospetti” più o meno infondati, prospettati da alcuni.
Non mi sembra giusto impedire che i componenti di una squadra, quando non impegnati nella competizione, possano partecipare, quali meri spettatori, alle vicende dei loro compagni impegnati nel duplicato.
Non mi sembra giusto negare di assistere, in doveroso silenzio, agli sviluppi della gara a tutti gli amici che desiderano tifare o solamente partecipare ad un evento comune pur non giocando.
Il nostro Gruppo è nato per giocare, ma soprattutto per STARE insieme e condividere momenti di vita, di gioia ed anche di dolore…Ma sempre tutti uniti.
Mi rendo conto che non potrò essere io ad evitare qualsivoglia comportamento scorretto al tavolo di gioco…(N.B. ho detto “gioco”! E cosi dovrebbe essere), ma parimenti vorrei invitare ognuno di voi ad una riflessione che ho già avuto modo di sollecitarvi già per il passato, ma “repetita juvat !”.. Perciò mi ripeto e mi scuso con gli amici che hanno già avuto occasione di leggermi e di essere del tutto d’accordo con me:
Il nostro Gruppo è nato con la denominazione “Gli Amici di Rosalba che giocano ANCHE a Bridge”…
E nelle parole “amici” ed “anche” è in pratica racchiusa la filosofia che dovrebbe contraddistinguere il Gruppo stesso:
“AMICI”: un amico non verrà MAI meno al dovuto rispetto verso gli altri…e si comporterà sempre in modo leale e corretto, sia nel gioco che nel linguaggio e nel modo di proporsi.. Solo cosi potrà aspettarsi un analogo comportamento da parte di tutti.
“ANCHE”: Identifica tutte le cose per le quali non mi stancherò mai di combattere…e che vorrei esistessero nel mondo in cui viviamo: solidarietà, amore per il prossimo, lealtà, comprensione,tolleranza, condivisione, partecipazione.
Abbiamo fatto molto con questo Gruppo (ormai annovera più di 480 iscritti..e ne sono fiera), soprattutto per coloro che ne hanno più bisogno come per esempio,aiutare un bambino russo abbandonato dai genitori.. aiutare Paolo (un ragazzo rimasto orfano dopo il terremoto dell’Aquila), dedicare targhe e corone di fiori ai famigliari di amici che non sono più tra noi, devolvere il ricavato dei tornei a favore di istituzionI quali TELETHON, per ultimo e, non ultimo il terremoto di Haiti.
Questo si può fare solo attraverso un comune intento ed una comune amicizia, solidarietà , comprensione, e voglia di fare.
Io da tempo rinuncio al compenso, che mi “elargisce” BBO, quale direttore dei tornei, nell’intento di “dare un senso” (al di fuori del gioco) al nostro sodalizio, aiutando ,con quanto rimane dopo aver defalcato i premi destinati ai vincitori e sempre a nome del Gruppo ( non mai personale), chicchessia che di volta in volta ne abbia bisogno…
Ed è solo attraverso la vostra disponibilità e vicinanza che questo progetto può essere attuato.
Siamo persone adulte, coscienti e sicuramente più benestanti di molti altri che non dispongono neppure di quanto loro basti per vivere.
Vi prego… Non roviniamo tutto lasciandoci trasportare da istinti negativi verso altrui comportamenti (siano essi sospetti od interpretati) e cerchiamo di essere sereni verso il nostro prossimo, accordandogli quella fiducia e rispetto che da esso “pretendiamo”.
Grazie per avermi ascoltato.
Con affetto e stima.
Rosalba
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Cara Rosalba,
il gruppo è tuo e tu hai il diritto/dovere di stabilirne le regole.
Gli aderenti hanno solo l'obbligo, una volta che aderiscono, di rispettarle. Chi è di parere diverso non può fare altro che andarsene.
Detto ciò, non serve dire se io sia o no d'accordo; rimango nel Gruppo fino a quando non deciderai di espellermi, rispettandone le regole.
Nulla mi rimangio nulla di quanto scritto e al mio carissimo amico Emidio (cui ci accomuna la passione per il Milan) dico che quanto lui scrive è molto bello ma dipinge una realtà somigliante più ad un sogno. Ma è bello pensarla così. E così mi sforzerò di pensarla anche io.
Con immutata stima per la nostra Capa e per tutti gli amici del gruppo.
Mimmo (PALIDORI)
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